Casalmaggiore: bar e ristoranti allo stremo

Stavano ricominciando a riassaporare una certa normalità ristoratori e baristi. Queste poche settimane di apertura avevano contribuito a rimpinguare le casse e a risollevare il morale di chi lavora nel campo della ristorazione. Ma ora il nuovo stop alle aperture e la possibilità di usufruire solamente della sport li ha fatti ripiombare nel baratro

Troviamo ancora appunto daccapo se non peggio forse perché prima c’era un po più di speranza adesso poi la catena si sta un po bollando non si vede un futuro non si riesce a capire la destinazione di questa decisione perché state prese nella stessa direzione in maniera un po illogica perché per un anno ha riprese le stesse decisioni e le stesse decisioni hanno portato a nulla. Perché siamo ancora qua con la stessa identica situazione siamo noi i colpevoli e lui li paghiamo sempre le conseguenze.

I mancati incassi superano il 60% nel migliore dei casi senza contare la difficoltà nell’organizzare le scorte alimentari a medio e a lungo termine molti acquisti sono rimasti inutilizzati e questo sta esasperando gli animi stanchi.

Cominciamo a essere poco paziente perché se si vede una speranza davanti allora sì si va. Ma se si entra in un circolo vizioso dove si prevede un’uscita dopo un po si stufa. E questo vale sia a livello morale che a livello finanziario.

Il problema riguarda anche la poca affluenza. Se si chiede alle persone di non muoversi quelli che devono spostarsi sono sempre meno a causa delle regole sempre più stringenti anche solo per bere un caffè.

E’ una situazione ancora difficile adesso sembrava che le cose fossero migliorate e che come al solito quando migliora non puoi purtroppo si torna indietro.

E anche la gente è sempre più scoraggiata demoralizzato oltre che confusa non sa più niente. Cioè la gente non comunica più. Siamo tutti depressi hanno torto un po tutto. Insomma la situazione è quella che c’è tutto un vuoto i negozi. Quello è una cosa molto seria non è facile.